"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

venerdì 30 gennaio 2009

SEMPRE PIU' IN BASSO

Scopro che anche qui esiste una comunità lefebvriana, e oltre tutto non sta nemmeno zitta. Da Rimini si soffia sul fuoco dell' intolleranza. Pierpaolo Petrucci priore della comunità si scandalizza: Ratzingher ha pregato in una moschea. Sempre al priorato di Rimini appartiene Floriano Abrahmowicz prete che predica da Treviso la domenica, ma che secondo "La Repubblica" passa il resto della settimana in romagna.
Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so se abbiano fatto morti oppure no, perchè non ho approfondito la questione.
Allora approfondisci, somaro! E se non sai taci.
Certa ignoranza pare in malafede, ed è sicuramente colpevole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vera,
i tuoi ultimi post richiamano parecchi argomenti. Vorrei brevemente commentarne almeno due, il ruolo della chiesa e la capacità di questa società in questo periodo di dare fiato a tutto negando anche le cose più evidenti. Il primo è vero è una chiesa profondamente diversa da quella che il 25 gennaio del 1959 con la proclamazione del concilio vaticano II, Papa Giovanni pensava di farla diventare. Perlomeno lo era diventata ma già con il precedente Papa ed ora con questo mi sembra una chiesa esattamente come quella che scaturì dal concilio di Trento. Allora c’era Martin Luther, oggi c’è l’islam, tante altre forme religiose, la scienza, la modernità, una società multietnica, multiculturale una società in divenire, se vuoi anche difficile da gestire. Di fronte a queste cose la chiesa, soprattutto quella cattolica, agisce come quasi sempre ha fatto, si chiude su stessa. Se si parte da questo presupposto si capiscono tanti atteggiamenti, decisioni, molte encicliche. C’è un piccolo particolare da ricordare a qualcuno….. tutto ciò è in profonda antitesi con quanto scritto nei vangeli. Questo però credo che agli attuali vertici ecclesiastici poco importa.
La negazione dell’evidenza e della verità ormai è la nostra quotidianità. Abbiamo il nostro “beneamato” presidente del consiglio che è un maestro. Un giorno dice e il giorno dopo si smentisce. Quelli che una volta, per i nostri genitori, nonni, per Caserio e tutta la società come lui erano principi, giusti o sbagliati che fossero ma qualcosa da rispettare a cui tener fede per una vita, oggi non esistono più, l’importante è apparire, dieci secondi di gloria, una comparsata in televisione, sui giornali e siamo tutti felici e contenti.
Scusami ma che bel mondo di m……….
Ciao
Guido

Vera ha detto...

Guido buon giorno a te. Si decisamente un mondo di merda, o almeno un Italia in un periodo di merda. Si naviga nel mare di escrementi alimentato dalle sorgenti del revisionismo. Quelli che la memoria la hanno davvero per aver vissuto i fatti in prima persona stanno man mano andandosene, si realizza cosi quello che un mio odioso cugino pronosticò ad un funerale di un parente: - moriranno pur tutti così "NOI" torneremo -
Quel NOI mi pare che non abbia bisogno di spiegazioni. La colpa a mio avviso non è però di chi vuol ritornare,(gli stronzi tali sono che ci vuoi fare) ma di chi permette che questo avvenga, cioè della nostra parte, polverizzata in un pugno di briciole litigiose.